mercoledì 18 giugno 2008

e io non son più tuo amico!

Roma - il leader del primo partito d'opposizione in Italia minaccia di iniziare a fare opposizione.
Perchè il Presidente del consiglio gli ha detto le bugie e ora fa le pernacchie mentre gli rompe i giocattoli con cui avrebbe voluto giocare lui: lo stato sociale, la legalità, i diritti umani e via dicendo.
Il leader del primo partito d'opposizione, partito che con i numeri che ha fatto in urna il PD in qualsiasi Stato democratico avrebbe potuto fare il bello e il cattivo tempo o quasi, ha deciso che da oggi si cominicia a fare opposizione.
Anzi, da lunedi.
Come le diete e l'ultima sigaretta.
Il leader del primo partito d'opposizione dovrebbe cominciare a pensare che l'azione di opposizione avrebbe dovuto partire in data 14/04/2008 non due mesi dopo...
Vorrei tanto sapere a cosa imputa i soldi che i cittadini gli hanno riversato in forma di stipendio fin'ora...all'ormai tradizionale ruolo di spiaccicare ragni in parlamento?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Il leader del primo partito d'opposizione, con i numeri che ha fatto in urna il PD alle ultime elezioni politiche, in qualsiasi Stato democratico si sarebbe dovuto dimettere.

In uno stato un po' meno democratico, il leader del primo partito di opposizione si sarebbe dovuto dimettere, abbandonando per sempre la politica, dopo aver fatto conquistare ad un fascista la Capitale dello Stato dove abita per la prima volta dalla promulgazione del miracolo della Costituzione.

Domenica scorsa, negli ultimi baluardi di sinistra della martoriata Sicilia, l'ottimo leader del primo partito di opposizione ci ha fatto asssistere alla sconfitta della sua ottima santa alleanza fatta di ottimi TeoDem, validi capoimprese di seconda linea e dislessici questurini dalla manetta facile.

Ma questo leader del primo partito di opposizione non aveva detto che il suo sogno era andare a far del bene in Africa?? Mi auguro che non ci vada mai e resti a far danni qui da noi! Giù in Africa hanno già un sacco di problemi per conto loro....

Nina ha detto...

già ma la democrazia, si sa, è un sistema fallimentare. Tant'è che non esiste quasi da nessuna parte.
La sua Beata Alleanza (martire) il buon anzi buonissimo leader del primo partito dell'opposizione se l'è creata a modello della capacità ristretta degli italiani di vedere, sentire, fare, comprendere. Infatti ha preso un sacco di voti nonostante che qualcuno sia stato più bravo di lui.
Io sono una donna di sinistra. Democratica non so...credo d'aver perso l'abitudine.

Anonimo ha detto...

Con 173 sì e 137 no Berlusconi ottiene la fiducia al Senato; con 335 sì e 275 no Berlusconi ottiene la fiducia alla Camera. Si tratta del governo politico più forte e potenzialmente stabile dal 1948 in Italia. Il fatto oggettivo è che una opposizione così ridotta non si era mai vista. I Comunisti, per la prima volta dal dopoguerra, mancano dal Parlamento.
Il primo dato politico è che il disastro l'ottimo Walter l'ha fatto prima delle elezioni e lo scandalo è che continua ora col suo stucchevole buonismo. Potremmo continuare all'infinito a scrivere queste cose.
La politica però in realtà è un'altra cosa! Questo è il punto! L'ottimo Walter non è scemo, sa che cosa sta facendo. Visto che del suo popolo non gliene frega un emerito cazzo, "Lillo il Castoro" ha cominciato distruggendo la sinistra, cosa utile per affermare il bipartitismo e rafforzare il suo ruolo nel PD, ma prima ancora nel centrosinistra italiano.
Il punto ora è sconfiggere D'Alema che però ha 7 vite come i gatti e di compagni di viaggio ne ha steccati già parecchi e con molta più raffinatezza (Occhetto, Prodi 1, Rutelli, ecc.), anche lui senza farsi tanti scrupoli sulla possibilità di affidare il paese alle destre e magari di trattarci (chi si ricorda la bicamerale o la legge mai approvata sul conflitto di interessi??). D'Alema inoltre è l'unico che ha interesse a non staccare la spina alla Sinistra comunista, oggi in coma ed in prognosi riservata fuori dal Parlamento.
Se Walter vince lo scontro "gli elementi del disastro" sono tutti realizzati, se perde chissà che succede...? Forse qualche speranza in più.
Per intanto, in Parlamento, una opposizione ai minimi termini, votata da un numero assoluto di elettori minore di qualche buon milione della somma dei voti di DS e Margherita alle precedenti politiche, rappresenta così poco il suo popolo che il primo a preoccuparsene pubblicamente è il Presidente (di centro destra) della Regione Sicilia Cuffaro.
Ottimo lavoro Walter.

Anonimo ha detto...

errata corrige: "...presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo."

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e