domenica 6 gennaio 2008

Londra, io e Paahppi

Ti muovi a tuo agio nelle strade e tra la gente. Io, goffamente, ti seguo, attenta che questa strana magica città non ti rubi di nuovo: come se davvero potessi impedire o contrastare quest’amore atavico.

Un po’ patetica, direi, e molto sperduta in un mondo che non mi appartiene.

“Io amo questa città, tu la odieresti”, mi dicevi, con la lungimiranza di chi sapeva che con me Lei sarebbe stata fredda e un po’ ostile riservando le sue grazie solo a te.

Il tuo cuore nomade e avventuriero batte al varco di ogni quartiere, ad ogni nota - per te sublime - di questo idioma così lontano dalla dolcezza latina.

Il mio cuore di tartaruga cerca i confini di quello che confini non ha; cerca i confini per valutare la strada da fare, dosare le forze, non perdere niente per strada.

E invece posso solo lasciare la mia mano nella tua e farmi portare attraverso la frenesia e l’imprevedibilità.

È bella, nessuno può negarlo.

Bella di velleità creative ed intellettuali, di innovazione e storia, di eleganza e trivialità, come una signora d’alta società con movenze di esperta baldracca.

Bella e ostinata stringe le cosce alla vita dei suoi amanti, li inebria con profumi preziosi, li avvolge in stoffe splendenti: chè si dimentichino del pavimento putrido sotto di loro; e succhia loro piano, piano la vita fino a che non si ritireranno in campagna o prenderanno un aereo per far ritorno a casa.

Tu sei con me, hai scelto di restare e amoreggi con le strade e le insegne con un velo di rimpianto.

Ma sei con me e lo sei davvero senz’ombra di dubbio; io appoggio al muro il mio carapace, qualcuno lo userà per raccogliere due spiccioli in cambio di un po’ di musica.

Per questi giorni ti seguo tra le pieghe del tuo passato e sei un po’ più tu.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se per te è stata una esperienza interessante per me è stato una rivelazione. E' parte della mia vita ma in un passato conturbato dovuto una ricerca di qualcosa che non era lì... e dopo tanto tempo, ironica e incoscientemente ho portato quello che cercavo e durante quei giorni finalmente avevo trovato quello che cercavo a Londra. :-)

PS: Non è che mi movevo così bene, eh ;-)

Baci.
Paahppi.

Anonimo ha detto...

imparato molto