martedì 21 agosto 2007

con una luna così


con una luna così, come si fa, ditemi voi, come si fa a non aver nessuno a cui donarla? con una luna così non ci si fa proprio e il pensiero un po' vagabondo cerca nelle suggestioni di dialetti e lingue inusuali qualcosa che esprima tutta la dolcezza. e sto così, il naso in aria come i bambini. con le mani ingombrate di sporte straripanti d'emozione. un'emozione a buon prezzo di quelle che da sempre è facile trovare, un'emozione diffusa e quotidiana come il pane. ma come il pane quasi golosa ogni volta che sorge, come quel profumo che ti investe all'alba dopo una notte zingara. scagiono il mio animo e cerco alibi in poesie già scritte, in versi già cantati. tanta bellezza sbeffeggia l'umana mediocrità. tanta bellezza piange la sofferenza. perchè così tanta bellezza, troppo spesso sfugge. si nasconde dietro ai minuti incalzanti, dietro al rumore come dietro alle nubi. e si riaffaccia di tanto in tanto in nuove forme, arditi spicchi, scorci ammiccanti di luce. tra i tetti affaticati dal giorno, accaldati, dove ribolle tutta la stanca umanità, appare. dove sospira l'illusione piccola umana d'aver costruito un riparo contro il dolore, appare. e splende occhio amorevole di madre, compassione e tenerezza e sapienza di chi lascia agli errori il loro tempo per essere commessi, riconosciuti, rimpianti. con una luna così star soli è poco impegnativo. te la godi, t'immlumina e t'abbraccia. con una luna così star soli non ti deruba ma t'empie ancor più le braccia di ingombranti sporte, cariche pesanti che segano i polsi. e ti fermi. sulla strada. attendendo, sperando che qualcuno, di cuore e braccia forti t'aiuti a riprendere il viaggio. 02/07/04

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