mercoledì 22 agosto 2007

a 27 anni...

...mi trovo a fare l'apprendista barista per gentile concessione di mio cugino che si è votato, con il local suo, ad incrementare le mie scarse risorse finanziarie. è divertente. stai dietro la pedana e ti sembra d'essere un po' un attore, con tutti che ti guardano inevitabilmente dal basso verso l'alto. è un mestiere strano, ha una sua particolarissima quasi regale dignità. C'è, quasi ogni sera, un nugolo di ragazzini graziosissimi che diventano, in materia di complimenti, assai più fantasiosi e romantici del buon Don Giovanni: per mezzo dito di Ruhm in più diventi in pochi secondi la stella della notte, la barista più bella di Firenze, il delicato prezioso fiore del locale. come scambio non c'è male. comunque sia io questo mestiere non l'ho mai fatto e devo apprendere. Mio cugino, paziente e preciso mi illustra i segreti del perfetto apprendista barman. e quindi: il caffè si fa così, il latte lo monti così, queste le porzioni dei dolci, del ruhm, del whiskey, le birre alla spina le mesci in questo modo senza bolliccine, metti la schiuma così non si sgasa e tal birra in tal bicchiere e talaltra in talaltro e poi cosa? e poi i succhi, le bevande miste semialcoliche, le odiose redbull e poi? e poi i gelati, i frappè, la banana split... "Ale, come si prepara la banana split?" "dunque: prendi un banana la metti in una passerina..."

mio sguardo perplesso, leggermente allucinato, lui svelto mi mostra un piatto di forma ovaleggiante: "te lo giuro, te lo giuro non ti prendo in giro si chiama così!"

e impariamo anche questo mestiere va'... 28/12/04

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