
vischio trasluce nelle sue bacche opalescenti, riflette il brillio intermittente delle strade vanitose nel loro sfarzo natalizio. vischio ai portoni interni delle case, vezzeggiato da grandi fiocchi rosso acceso, caldo e morbido. vischio che porti amore che protegga gli amanti nell'albeggiare del loro gioco di tenerezze. vischio nell'aria è il sussurro che un uomo si lascia sfuggire, nel pomeriggio terso e freddo di una piazza antica, un nome di donna: dolce e forte risuona e subito è rapito dal vento del nord che ne fa trionfo e gioia echeggiante. ma vischio mi inonda invadente, con la sua consistenza appiccicosa, e impietoso, scivola dentro di me avvolgendo,soffocando ogni sussulto dell'animo. affatica, rallenta e l'emozione e il pensiero arrancano per non lasciare il moto naturale a cui son votati. si chiama Tristezza, vischiosa tristezza, altrettanto opalescente quasi inafferrabile ancorchè inesorabile e densa. si lascia fluire e attutisce, imprigiona profumi, ingloba sapori, uniforma i colori. traspare dagli occhi un po' più spenti, di quel suo stesso colore d'inganno perlaceo. tutto è travolto, ovattato, invischiato. aspetterò le bacche cadere, il fiorire delle primule gialle.
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