mercoledì 22 agosto 2007

vischio e vischiosità

vischio trasluce nelle sue bacche opalescenti, riflette il brillio intermittente delle strade vanitose nel loro sfarzo natalizio. vischio ai portoni interni delle case, vezzeggiato da grandi fiocchi rosso acceso, caldo e morbido. vischio che porti amore che protegga gli amanti nell'albeggiare del loro gioco di tenerezze. vischio nell'aria è il sussurro che un uomo si lascia sfuggire, nel pomeriggio terso e freddo di una piazza antica, un nome di donna: dolce e forte risuona e subito è rapito dal vento del nord che ne fa trionfo e gioia echeggiante. ma vischio mi inonda invadente, con la sua consistenza appiccicosa, e impietoso, scivola dentro di me avvolgendo,soffocando ogni sussulto dell'animo. affatica, rallenta e l'emozione e il pensiero arrancano per non lasciare il moto naturale a cui son votati. si chiama Tristezza, vischiosa tristezza, altrettanto opalescente quasi inafferrabile ancorchè inesorabile e densa. si lascia fluire e attutisce, imprigiona profumi, ingloba sapori, uniforma i colori. traspare dagli occhi un po' più spenti, di quel suo stesso colore d'inganno perlaceo. tutto è travolto, ovattato, invischiato. aspetterò le bacche cadere, il fiorire delle primule gialle.

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